Siamo nati e cresciuti sulle colline del Barolo, il vino di cui ci siamo innamorati e a cui abbiamo dedicato la nostra vita e le nostre passioni.
La storia della nostra famiglia è profondamente legata a La Morra e alle radici contadine di questo spicchio di Langa, che in pochi decenni ha saputo reinventarsi, scoprendo una vocazione internazionale.
Un progetto chiaro
Siamo convinti che il lavoro di vignaioli debba rispondere a un imperativo categorico: la ricerca della qualità.
Per questo negli anni abbiamo scelto di abbandonare le strade già battute e percorrere sentieri spesso impervi, dove però intravedevamo potenziale di crescita.
Ci impegniamo ogni giorno per fare vini al passo con i tempi ma in grado di resistere alle mode, com’è nella stoffa dei grandi classici.
I vigneti: il cuore pulsante del nostro lavoro di vignaioli
La qualità del vino nasce tra i filari, grazie a un lavoro sempre rispettoso dell’equilibrio naturale e del terroir.
Da oltre 20 anni abbiamo scelto la conduzione organica sostenibile, senza l’utilizzo di diserbanti o fertilizzanti di sintesi. Per combattere i parassiti utilizziamo la confusione sessuale.
Pratichiamo colture naturali di copertura tra i filari con fiori e piante benefiche. Questo non solo combatte l’erosione, ma aiuta a favorire il ritorno di insetti benigni che contribuiscono alla salute dell’ecosistema, nonché la diffusione dei lieviti naturali che si depositano sulle bucce degli acini.
Dal 2013 abbiamo installato nei nostri vigneti le reti antigrandine, un supporto fondamentale per preservare la qualità dei grappoli a fronte del cambiamento climatico: le reti proteggono infatti le uve dall’azione aggressiva dei raggi solari.
La nostra filosofia produttiva
Equilibrio e qualità in cantina
Siamo convinti che la qualità di un vino derivi all’80% dalla vigna. Per questo è fondamentale che l’unicità del territorio rimanga ben riconoscibile nel calice.
Pratichiamo macerazioni medie, che consentono un’estrazione delicata degli aromi tipici del vigneto di provenienza, per vini dal corpo strutturato pur con una concentrazione tannica ridotta.
Utilizziamo barriques di rovere francese di secondo e terzo passaggio, selezionando le tonnelleries più coerenti e costanti negli anni. Il legno non deve mai sopraffare il vino, ma completarlo, aiutarlo a raggiungere la sua naturale eleganza preservandone pulizia e freschezza.
Per il Barolo Paiagallo e il Barolo del comune di Serralunga abbiamo invece scelto la strada delle botti grandi.